Arte interattiva e videogiochi
di Isabella
De Paz
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Sunto: A Londra, capitale del mercato internazionale dei beni culturali, Il videogioco ottiene una promozione tanto attesa quanto discussa: diventa una forma di arte. Il celebre V&A, il Victoria and Albert Museum, gli dedica la mostra Videogame: Design/Play/ Disrupt, curata da Marie Foulston e Kristian Volsing. Considerato un sottogenere dell’avanguardia interattiva, ha un punto di vantaggio su molte opere analoghe: corteggia alla bellezza un gran numero di giovani.
Abstract: In London, capital of the international cultural heritage market, the videogame gets promoted as much as it is discussed: it becomes a form of art. The famous V & A, the Victoria and Albert Museum, is dedicating the exhibition Videogame: Design / Play / Disrupt, curated by Marie Foulston and Kristian Volsing. Considered a subgenre of the interactive avant-garde, it has a point of advantage over many analogous works: it courts a large number of young people.
Isabella
De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo
(Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973.
Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco
della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso
Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero",
scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera",
e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior»,
«L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra
ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale
per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato
a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice
del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000,
Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali
del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti,
scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario"
e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea"
presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà
di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso
la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale
dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni:
La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello
Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali,
Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali,
Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale
di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea,
Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi);
I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica
con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel
coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo
Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse
ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche
degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi
culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale
sulla terra alla ricerca di uguali e diversi